Backup e Sicurezza: proteggere i dati aziendali tra Cloud, On-Premise e Ibrido

Backup e Sicurezza: proteggere i dati aziendali tra Cloud, On-Premise e Ibrido

Una delle domande più sottovalutate quando si avvia un’infrastruttura IT è:

“Cosa succede se qualcosa va storto?”

Incendi, guasti hardware, attacchi ransomware, errori umani: sono tutti scenari
reali. Per questo backup dati aziendali e sicurezza
non sono optional, ma elementi strutturali della progettazione IT.

In questo articolo vediamo come impostare una strategia solida per
proteggere i dati e garantire la continuità operativa,
indipendentemente dal fatto che l’infrastruttura sia cloud, on-premise o ibrida.

backup dati aziendali e cyber security

Obiettivi di questa fase

L’amara verità è che il backup è quella cosa che andava fatta prima.

  • Proteggere i dati aziendali da perdita, furti o corruzione
  • Garantire il ripristino rapido in caso di incidente
  • Prevenire accessi non autorizzati (interni ed esterni)
  • Applicare buone pratiche di sicurezza anche in ambienti misti

Backup dati aziendali: non è solo “una copia dei file”

La regola 3–2–1

3 copie dei dati
2 supporti diversi (es. disco + cloud)
1 copia offsite (fuori dalla sede o dal cloud principale)

Backup in ambienti cloud

Opzioni possibili

  • Backup interno offerto dal provider (es. snapshot su AWS, GCP, Azure)
  • Backup automatizzato verso spazio esterno (es. Google Vault, Backblaze, Wasabi)
  • Tool integrati nei software (es. esportazioni automatiche da ERP, CRM, SaaS)

Pro:

  • Nessun hardware fisico da gestire
  • Scalabilità e velocità elevate
  • Policy di backup spesso centralizzate e gestite via console

Contro:

  • A volte sono “backup nel cloud dello stesso cloud” (manca una vera copia offsite)
  • Rischio di lock-in: migrare i dati può essere complesso
  • Serve verificare cosa viene davvero salvato (versioni, mail, allegati, metadati…)

Backup in ambienti on-premise

Soluzioni possibili

  • NAS con snapshot (es. TrueNAS, Synology, QNAP)
  • Backup su dischi esterni crittografati
  • Script automatici con rsync, borg, duplicity, restic
  • Backup verso storage cloud a partire da server fisici o VM

Pro:

  • Massimo controllo e possibilità di personalizzazione
  • Possibilità di testare il ripristino internamente in modo realistico

Contro:

  • Rischi fisici (furti, incendi, allagamenti, guasti elettrici)
  • Serve disciplina: backup non testato ≠ backup sicuro

Backup in ambienti ibridi

Per molte PMI la soluzione migliore è un approccio ibrido ai
backup dati aziendali:

  • Backup locale per un ripristino veloce (es. NAS o altro storage interno)
  • Backup remoto in cloud per emergenze o disastri gravi
  • Automazione dei processi con software dedicati o cronjob + script

Esempio pratico:

  • Backup giornaliero da Nextcloud → su NAS in sede
  • Backup settimanale dal NAS → su Backblaze B2 o altro storage cloud
  • Notifiche via email in caso di fallimento o anomalie durante il backup

Sicurezza: non solo antivirus

Livelli da proteggere

  1. Accesso agli account
    – Autenticazione a due fattori (2FA)
    – Password manager aziendale (es. Bitwarden, 1Password Teams)
  2. Accesso ai dati
    – Crittografia (es. VeraCrypt, LUKS, SFTP con chiavi)
    – VPN per accesso sicuro a risorse interne
  3. Aggiornamenti e patching
    – Aggiornamenti regolari, automatizzati o gestiti centralmente (es. Ansible)
  4. Firewall e log di accesso
    – pfSense, UFW, Fail2Ban, monitoraggio log
  5. Consapevolezza del team
    – Formazione, policy interne, test phishing, procedure chiare

Tool consigliati

Per approfondire linee guida generali su sicurezza e backup dati aziendali, puoi consultare il sito dell’
Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.

Funzione Strumento
Backup su VPS / server Borg, Restic, Duplicity
NAS / snapshot TrueNAS, Synology
Backup in cloud Rclone + Backblaze, Duplicati
Gestione password Bitwarden, 1Password
VPN WireGuard, OpenVPN
Firewall / protezione accessi pfSense, UFW, Fail2Ban

Conclusione

I dati aziendali sono un asset strategico.
Perderli o esporli può significare blocco delle operazioni, danni reputazionali
o addirittura sanzioni.

Non serve avere una mega struttura IT: bastano
disciplina, strumenti giusti e automatismi semplici
per garantire un buon livello di sicurezza e resilienza.

Chi non ha mai testato un backup, non ha backup.


Fammi sapere se vuoi:

  • Un esempio di script di backup automatico (cronjob + restic/borg)
  • Una guida su come impostare WireGuard o pfSense in azienda
  • Oppure una check-list pratica per verificare i tuoi backup attuali

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