Le piattaforme low code no code stanno trasformando radicalmente il modo in cui le aziende creano soluzioni digitali, anche senza avere grandi team di sviluppo.
Dall’automazione dei processi alla creazione di app aziendali, fino all’integrazione tra software: oggi non serve più saper programmare per innovare, soprattutto se scegli in modo consapevole le piattaforme low code no code più adatte ai tuoi casi d’uso.
In questo articolo scopriamo cosa sono queste piattaforme, perché stanno crescendo così rapidamente e come possono aiutare anche una piccola impresa a essere più veloce, efficiente e autonoma.
Piattaforme low code no code: cosa sono?
- Low Code: piattaforme che semplificano lo sviluppo software, offrendo interfacce visive e blocchi preconfigurati, ma che permettono comunque l’uso di codice personalizzato quando serve.
- No Code: strumenti pensati per utenti non tecnici, che permettono di creare app e automazioni senza scrivere una riga di codice.
Perché sta diventando popolare?
- Riduce i tempi di sviluppo – Puoi creare un’app o un processo in ore o giorni, non mesi.
- Abbatte i costi – Non servono grandi team IT o budget da software house.
- Dà autonomia ai team di business – Anche chi non è tecnico può creare strumenti interni.
- Facilita la prototipazione rapida – Ideale per testare idee o costruire MVP.
Quali strumenti usare?
Soluzioni No Code
- Glide – App mobile a partire da fogli Google
- Adalo – App mobile native
- Webflow – Siti web responsive con animazioni avanzate
- Airtable – Database + interfaccia visuale tipo foglio di calcolo
- Zapier / Make – Automazioni e integrazioni tra app diverse
Soluzioni Low Code
…e molte altre piattaforme emergenti che coprono casi d’uso sempre più specifici. Se vuoi vedere come queste soluzioni si inseriscono in un flusso più ampio di automazione, puoi dare un’occhiata anche al nostro articolo su automazione e orchestrazione dei flussi digitali .
Cosa ci puoi fare in azienda?
- Automatizzare la raccolta e la gestione degli ordini
- Creare un’app per l’inventario o i magazzini
- Generare automaticamente preventivi o documenti standard
- Costruire un CRM interno su misura
- Collegare sistemi diversi (es. e-commerce + magazzino + gestionale)
- Creare un’interfaccia utente sopra database Excel, Access o Google Sheets
A chi è utile?
- PMI che non possono permettersi uno sviluppatore full-time
- Startup che vogliono testare velocemente nuove idee
- Team interni (HR, marketing, vendite) che cercano più autonomia operativa
- Freelance che vogliono strumenti scalabili senza scrivere codice
- Studenti o junior che vogliono capire come funzionano le app moderne
Limiti e rischi
- Non tutte le soluzioni sono scalabili all’infinito
- Alcune piattaforme hanno costi mensili non trascurabili
- La flessibilità può essere limitata rispetto allo sviluppo custom
- Serve comunque attenzione su sicurezza e gestione dei dati
Le piattaforme low code no code non sostituiscono l’IT, ma lo affiancano.
Come iniziare?
- Parti da un problema reale da risolvere (non da uno strumento “di moda”).
- Scegli una piattaforma adatta al tuo livello e al tuo caso d’uso.
- Crea un prototipo semplice e testalo con pochi utenti.
- Coinvolgi il team e raccogli feedback.
- Espandi solo se porta valore concreto e misurabile.
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Scrivici e raccontaci il tuo caso: ti daremo un punto di partenza pratico, senza vendere nulla – solo condivisione e suggerimenti.
Conclusione
Le piattaforme low code no code rappresentano una rivoluzione silenziosa, ma dirompente.
Non devi diventare sviluppatore per usare il digitale: oggi puoi iniziare anche da solo, con strumenti potenti e accessibili.
Se il tuo obiettivo è lavorare meglio, automatizzare processi e risparmiare tempo, queste piattaforme possono davvero essere la strada giusta da provare.








